Livelli di Assistenza e Prestazioni Sanitarie: Quali Novità?

assistenza e prestazioni sanitarie

Il servizio di sanità pubblica italiano è uno dei migliori al mondo: le sue tre caratteristiche principali sono l’universalità, l’equità e la solidarietà.

In buona sostanza, il nostro sistema sanitario prevede cure, prestazioni diagnostiche e dispensazione di farmaci, oltre che l’assistenza ai soggetti fragili per ciò che viene ritenuto irrinunciabile ed efficace per la prevenzione, la cura e la salute collettiva o individuale.

Sono queste le attività di quelli che vengono definiti con l’acronimo LEA, ovvero i livelli essenziali di assistenza: prestazioni che il nostro Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini gratuitamente o dietro il pagamento del ticket grazie alle risorse raccolte tramite la fiscalità generale.

È recente, come ci fa notare il sito www.paginedellasalute.it, l’aggiornamento che si aspettava da più i 15 anni, per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza, un aggiornamento che a dire il vero si aspettava da tempo proprio per alcune importanti modifiche sulle competenze del settore salute passate alle Regioni: cosa è cambiato dunque? Cerchiamo di riassumere le principali novità sul livello essenziale di assistenza.

– Sono stati eseguiti numerosi interventi in regime di ricovero: questi interventi adesso diventeranno ambulatoriali e verranno eseguiti a seguito del pagamento di un ticket, che prima non era previsto da alcune regioni;

– Si amplia l’offerta di vaccini per i LEA

– Sono state introdotte sei nuove malattie croniche fra cui l’endometriosi e le malattie renali croniche;

– Alcune malattie sono passate da rare a croniche, una fra tutti la celiachia (stessa cosa anche per la sindrome di Down);

– Viene aggiornato l’elenco delle malattie rare con 110 nuove voci;

– Sono state introdotte prestazioni più tecnologiche (fra queste citiamo l’enteroscopia con microcamera ingeribile e l’adroterapia);

– È stato aggiornato il nomenclatore delle protesi;

– Le prestazioni riguardanti la PMA (Procreazione medicalmente assistita) sia omologa che eterologa sono erogate in regime ambulatoriale;

– Sono stati introdotti nuovi screening per neonati;

– Sono state aggiornate le prestazioni per diagnosi e cura dell’autismo

I costi previsti per i nuovi LEA sono molto interessanti: si parla infatti di un incremento di ottocento milioni di euro stanziati per l’aggiornamento del LEA e 60 milioni di euro di nuovi costi a carico del cittadino, distribuiti in 18 milioni per ticket legati al trasferimento di prestazioni da regime ospedaliero a regime ambulatoriale e 42 milioni di euro per i nuovi ticket per le prestazioni ambulatoriali.

Il rischio concreto, però, è che per i cittadini, in buona sostanza, i costi aumenteranno ancora: il nuovo documento infatti non solo descrive in dettaglio le pretazioni già incluse nei vecchi LEA innovando le liste delle visite specialistiche in ambulatorio, ma ridefinisce e aggiorna tutto ciò che il servizio sanitario deve offrire su tutto il territorio nazionale a tutti ed in egual modo.

Purtroppo però, dal punto di vista del cittadini negli ultimi anni si sono registrati meno servizi (-9% di posti letto, -18% dei ricoveri e -14% delle giornate di degenza, oltre che -10% del personale sanitario), e non sottovalutiamo nemmeno il fatto che, a causa di costi troppo alti, o, ancora più di frequente per le lunghe liste di attesa, l’11% delle famiglie ha rinunciato alle cure ed il 16% ha deciso di rimandare.

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