Maschere purificanti, il modo corretto per sceglierle e utilizzarle

viso

Le maschere purificanti sono prodotti da utilizzare come impacchi, da lasciare in posizione per un dato periodo, per poi sciacquare accuratamente.

L’effetto finale è quello di una pelle pulita e fresca, anche e in genere in commercio si trovano maschere purificanti con ingredienti specifici a seconda del tipo di pelle su cui si possono utilizzare.

Quindi possiamo avere maschere purificanti rimpolpanti, per pelli con qualche anno in più, o magari anche maschere purificanti e opacizzanti, per pelli miste o grasse.

La scelta della maschera

Quando si acquista una maschera di bellezza è sempre importante scegliere un qualcosa adatto al nostro tipo di pelle. Se abbiamo qualche indecisione possiamo richiedere aiuto da parte del personale del negozio in cui ci troviamo, per avere una rapida diagnosi del nostro tipo di pelle.

In linea generale una pelle mista o grassa tende a presentare punti neri e brufoletti, e a risultare spesso leggermente lucida; una pelle secca tira e pizzica dopo la pulizia e in caso di clima freddo; una pelle sensibile tende ad arrossarsi in mille occasioni diverse.

Le maschere purificanti in genere devono essere lasciate sulla pelle per vari minuti e contengono principi attivi che puliscono i pori e che consentono di mantenere la pelle più giovane e luminosa.

Spesso hanno componenti che permettono di stimolare il microcircolo e il ricambio cellulare. Per questo agiscono in profondità, se ne utilizziamo una per un tipo di pelle molto diverso dal nostro possiamo ottenere effetti poco piacevoli.

Preparare la pelle

Ogni maschera, non solo quelle purificanti, va stesa sulla pelle pulita. Prima di pensare a questo prodotto è quindi importante avviare la solita routine di pulizia, con un prodotto struccante oleoso, in crema o schiumogeno, a seconda delle abitudini personali. Dopo aver perfettamente pulito, sciacquato e asciugato il viso potremo cominciare la stesura della maschera.

Come si applica una maschera purificante

La gran pare delle maschere purificanti esplica un’azione meccanica sulla pelle; al suo interno sono contenute particelle in grado di rimuovere i sebo in eccesso, come ad esempio quelle dell’argilla aerata.

Alcune maschere contengono anche acidi di frutti, o comunque sostanze che esfoliano l’epidermide, consentendo una migliore penetrazione nella cute degli altri principi attivi presenti nel composto. Per questo motivo è importante stendere uno strato di maschera abbastanza spesso sul viso, evitando però il contorno degli occhi e delle labbra.

In queste zone infatti la cute è molto sottile e potrebbe reagire in modo anomalo al prodotto applicato. Alcune maschere purificanti vanno subito massaggiate, altre invece vanno semplicemente stese, utilizzando le mani, ma anche una piccola spatola o un apposito pennello, come si crede.

Il termine del trattamento

Dopo il tempo di posa indicato sulla confezione della maschera si può procedere al risciacquo del viso.  Se il composto ha assunto una consistenza asciutta e tende screpolarsi prima di rimuoverlo sarà opportuno effettuare delle leggere spugnature, in modo da riuscire a togliere la maschera più rapidamente e senza sfregare troppo la pelle.

Il metodo migliore per togliere una maschera consiste nell’utilizzare una piccola spugna, possibilmente di fibre naturali, come ad esempio il Koniac. L’acqua dovrebbe essere tiepida, perché fredda o molto calda può causare un impatto shock sulla cute. Per ottenere il meglio da una maschera purificante è opportuno utilizzarla periodicamente, almeno una volta a settimana.

Basta ritagliarsi un momento per sé nel corso della settimana, fissando un giorno preciso, ad esempio il venerdì sera, o il sabato pomeriggio. Dopo aver sciacquato la maschera si procede alla classica idratazione, utilizzando il prodotto solito.

Molto spesso il trattamento purificante ed esfoliante porta la pelle ad essere molto reattiva, cosa che permette di utilizzare quantità minime di crema.

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